di Francesca Antonelli.
Giovedì 18 Aprile alle ore 17.00
Come sanno bene gli esperti di chimica del Settecento, i fondi d’archivio e le collezioni riconducibili al chimico francese Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794) sono estremamente ricchi e conservati in ottime condizioni, benché divisi in istituzioni diverse. Quaderni di laboratorio, quaderni di viaggio e appunti di ogni tipo (ma anche strumenti, minerali, libri) si offrono dunque oggi come fonti importanti in studi tra loro diversi. Questo intervento propone di tornare su questa grande mole di materiali, e specialmente le carte, alla luce di un dettaglio: la presenza, tra una pagina e l’altra, della mano di Marie-Anne Paulze-Lavoisier (1758-1836), moglie e collaboratrice del chimico francese, incaricata della compilazione e della conservazione di questi materiali. Questo cambiamento di prospettiva, che sposta il focus dell’indagine dei soli contenuti all’esame del documento nella sua materialità, permette di sollevare nuove domande, relative in particolare al ruolo delle donne e del genere nella scienza del Sette-Ottocento e ai rapporti tra scrittura, pratica sperimentale e sociabilità nella chimica del tempo. Particolare attenzione sarà inoltre riservata agli usi che di queste carte vengono fatti dai Lavoisier stessi, sia insieme, negli anni della loro collaborazione (1772-1794), sia da Paulze-Lavoisier da sola, nella lunga fase della sua vita che segue la morte del marito (1794-1836), fino ad arrivare al passaggio di questi materiali in archivi istituzionali (dal 1837). Si vedrà così che la scrittura, dopo essere stata parte integrante della pratica sperimentale, diviene anche lo strumento attraverso cui Paulze-Lavoisier costruisce la memoria postuma di Lavoisier, influenzando in maniera profonda la storiografia dell’Ottocento e, in parte, del Novecento.
La presentazione avverrà Giovedì 18 Aprile alle ore 17.00
Gli interessati possono richiedere all’indirizzo franco.calascibetta@fondazione.uniroma1.it il link per partecipare all’evento